i requisiti opzionali delle scarpe antinfortunistiche
Oltre ai requisiti minimi, i diversi modelli di scarpe da lavoro possono avere caratteristiche aggiuntive, indicate con un sistema di sigle regolato dalle normative europee per la sicurezza sul lavoro.
M - Protezione metatarsale
La sigla M indica le scarpe antinfortunistica che hanno una protezione aggiuntiva per la zona del metatarso e del collo del piede.
AN - Protezione del malleolo
La sigla AN indica le scarpe antinfortunistica con speciale protezione laterale per la zona del malleolo, per esempio per chi guida motocicli o svolge lavori in cui si rischia l’impatto in questa area del piede.
CR - Tomaia resistente al taglio
La sigla CR indica calzature antinfortunistiche resistenti al taglio della tomaia da parte di lame o oggetti affilati.
CI - Isolamento dal freddo
La sigla CI indica le calzature da lavoro con suola isolante dal freddo, utile per esempio a chi lavora in celle frigorifere o all’aperto in climi particolarmente rigidi. Ponendo la calzatura all’interno di “contenitore isolato” portato a -17°C, la temperatura interna della calzatura, precedentemente condizionata a 23°C, non deve ridursi di più di 10°C.
HI - Isolamento dal calore
La sigla HI indica calzature antinfortunistiche la cui suola isola il piede dal calore del terreno, ponendo la calzatura in un “bagno di sabbia” (che arriva a coprire sostanzialmente la suola) di circa 3 cm di altezza a 150°C, la temperatura interna non deve incrementare di più di 22°C.
HRO - “Heat Resistant Outsole”, suola resistente al calore per contatto
Le suole, o per meglio dire i battistrada delle scarpe antinfortunistiche HRO resistono al calore per contatto fino a 300°C per 1 minuto senza degradare, ovvero senza sciogliersi, fratturarsi o altro. Questa caratteristica permette all’utilizzatore che dovesse accidentalmente trovarsi su superfici calde di uscire da una situazione di pericolo. È anche possibile garantire alla suola una maggiore resistenza in ambienti con superfici calde, ma ciò non significa che chi usa questo tipo di scarpe possa lavorare per l’intera giornata o per tempi prolungati a temperature elevate, per esempio sull’asfalto caldo.
WR - Calzatura resistente all’acqua
Le scarpe antinfortunistiche WR resistono alla penetrazione dell’acqua. Sono adatte per svolgere attività che portano di frequente a contatto con acqua, pioggia o fango ma non garantiscono la completa impermeabilità, come possono invece fare i classici stivali in gomma o pvc.
C - Calzatura conduttiva
Le calzature antinfortunistiche con sigla C sono conduttive. Sono usate in situazioni particolari per minimizzare il rischio di accumulare sul corpo cariche elettrostatiche che possano generare scintille e innescare detonazioni (per esempio nella produzione di esplosivi o di articoli pirotecnici).
Calzatura elettricamente isolante
Le calzature che soddisfano la norma EN 50321 sono isolate elettricamente per proteggere chi le indossa dalle scariche elettriche. L’isolamento delle scarpe impedisce il passaggio di corrente attraverso il corpo fino a terra attraverso i piedi.
ESD - ElectroStatic Discharge: protezione dalle cariche elettrostatiche
Le scarpe con sigla ESD sono elettricamente dissipative, cioè scaricano al suolo in modo più efficiente delle scarpe antistatiche (A) l’elettricità statica accumulata dal corpo, evitando così scariche di energia statica da un corpo all’altro. La tipica applicazione delle calzature ESD è nella costruzione o nell’assemblaggio di dispositivi sensibili a questo tipo di scariche, come microchip o schede elettroniche. Questo tipo di calzature è immediatamente riconoscibile per la presenza del marchio giallo ESD, spesso posto sul laccetto, che le rende facilmente distinguibili dalle altre scarpe antinfortunistiche. Per mantenere inalterate le proprietà antistatiche della suola è molto importante pulire con attenzione le scarpe ESD e fare attenzione alla sensibilità di questi dispositivi alla temperatura: se la temperatura dell’ambiente è bassa, la resistenza elettrica aumenterà e diminuirà la capacità di dissipazione, per questo è sempre consigliabile lasciare le scarpe in un ambiente riscaldato quando non si usano. Occorre prestare attenzione anche al tipo di calzini da indossare con le scarpe antinfortunistiche ESD: basta anche una piccola percentuale di elastam nella composizione del calzino per variare la capacità dissipativa della calzatura, perciò verifica sempre con cura l’etichetta.
La caratteristica ESD esula da quanto previsto dalla norma EN ISO 20345:2011 e quindi dalla certificazione di prodotto (DPI); fa invece riferimento alle norme EN 61340-4-3 e EN 61340-5-1.