flessibilità e calzata comoda
La fascia plantare non è l’unica parte del piede sottoposta a stress durante il lavoro: è altrettanto importante curare il benessere delle dita, del dorso e del collo del piede.
La prima e più importante funzione della scarpa antinfortunistica è naturalmente proteggere da urti, schiacciamenti, lacerazioni e altri rischi di infortunio. Sul medio e lungo periodo, però, anche indossare una calzatura scomoda, troppo rigida o non adatta alla conformazione del proprio piede può causare dolori, infiammazioni e avere ripercussioni negative sulla salute del piede e sulla corretta postura.
Per questo la flessibilità è una caratteristica chiave delle scarpe antinfortunistiche più confortevoli, sia per quanto riguarda la suola che la tomaia: entrambe infatti devono assecondare la naturale flessione del piede durante la camminata. Indossare una scarpa con suola o tomaia troppo rigida aumenta l’affaticamento e può causare dolori alle dita, al dorso e al collo del piede.
Nel momento in cui si prova una scarpa antinfortunistica, è bene quindi fare attenzione alla calzata e a eventuali punti di pressione della tomaia sul piede.
La calzata è la vestibilità della scarpa, che può essere regolare o più ampia. Diversa dal “numero”, che esprime la taglia della calzatura, anche la calzata può essere indicata nella descrizione della scarpa antinfortunistica, con la dicitura “calzata 11” o “calzata 12”.
Molto spesso le scarpe antinfortunistiche hanno infatti una calzata supplementare rispetto allo standard (identificato dal numero 10), sia per venire incontro alle esigenze di chi ha un piede dalla conformazione larga, indipendentemente dalla taglia, sia per mantenere comoda la scarpa anche quando i piedi si gonfiano durante la giornata di lavoro.