Scarpe Antinfortunistiche S1P
(6 Risultati)Scegliere le scarpe antinfortunistiche: S1P o S3?
Scarpe antinfortunistiche con suola antiperforazione: come scegliere la classe più adatta alle esigenze del tuo lavoro.
Le scarpe antinfortunistiche di categoria S1P e S3 sono tra le più diffuse e utilizzate: sono infatti piuttosto versatili, offrono un’ampia protezione del piede dai rischi di infortunio e le loro caratteristiche le rendono adatte all’uso in diversi ambiti lavorativi.
Numerose linee di calzature da lavoro includono varianti in categoria S1P e S3, analoghe o molto simili per design, materiali e tecnologie impiegate. Al momento dell’acquisto è normale che possa sorgere un dubbio su quale categoria di sicurezza sia la più adatta alle proprie esigenze. Anzi, è utile porsi questo tipo di domanda, per non sottovalutare la scelta e per evitare di acquistare un paio di scarpe che, per quanto performanti in fatto di protezione, potrebbero rivelarsi non proprio ottimali sul fronte del comfort, della traspirazione o dell’adattabilità al clima e all’ambiente in cui si lavora.
Cosa significa categoria di sicurezza?
Le calzature antinfortunistiche rispondono a requisiti minimi di sicurezza, stabiliti dalle norme di riferimento (per saperne di più di invitiamo a leggere l’articolo che abbiamo dedicato a regolamenti e sicurezza). Oltre ai requisiti minimi comuni a tutte le scarpe di sicurezza, a seconda delle destinazioni d’uso e dell’utenza a cui sono rivolte le calzature possono avere anche caratteristiche opzionali ben precise, di cui abbiamo parlato in dettaglio in questo articolo.
Le calzature antinfortunistiche S1P e S3
Le sigle S1P e S3 sono codici di classificazione delle scarpe antinfortunistiche, che ne identificano la classe di protezione e i relativi requisiti obbligatori e supplementari.
Quali sono le caratteristiche delle scarpe antinfortunistiche S1P?
Sono scarpe di sicurezza che rispondono a tutti i requisiti minimi (o base) prescritti dalla norma: ovvero, per esempio, sono dotate di puntale resistente a 200J (Joule) di impatto, la tomaia è realizzata in materiali in grado di garantire resistenza alla lacerazione e traspirabilità, hanno tallone chiuso, eccetera.
Sono antistatiche, hanno suola antiscivolo resistente agli idrocarburi e sono dotate di proprietà di assorbimento di energia nella zona del tallone.
Sono dotate di lamina antiperforazione come protezione supplementare (da qui la lettera “P” in aggiunta alla sigla S1).
Le scarpe di sicurezza S3 hanno tutte le caratteristiche delle scarpe S1P, a cui però si aggiunge:
La tomaia idrorepellente.
In questa guida, vedremo come comprendere le esigenze del proprio ambito di lavoro e scegliere la scarpa antinfortunistica più adatta: S1P oppure S3?
1. Verifica le disposizioni specifiche per il tuo impiego.
Il tuo lavoro richiede una classe di protezione particolare?
Se per lavoro devi indossare scarpe di sicurezza - cioè scarpe contrassegnate con la lettera “S”, che sta per Safety Shoe - significa che il Responsabile della Sicurezza della tua azienda ha svolto un’analisi del livello di rischio a cui sei soggetto e, perciò, è probabile che per la tua mansione sia prevista anche una classe di protezione specifica. Se lavori in luoghi aperti o chiusi in cui esiste il rischio di calpestare chiodi o altri oggetti acuminati, sarà necessario proteggersi indossando scarpe con lamina antiperforazione – ovvero calzature da lavoro S1P o S3.
2. Lavori al chiuso?
Se lavori per lo più in ambienti indoor che siano asciutti e caldi, probabilmente sarà raro entrare in contatto con acqua o umidità. In questi casi solitamente non è necessario utilizzare scarpe S3: una scarpa antinfortunistica S1P può essere la scelta più adatta, perché più leggera e traspirante e quindi più confortevole da indossare per molte ore in ambienti chiusi e caldi, per esempio in officina o in un laboratorio artigiano, o per chi si occupa di impiantistica.
3. Lavori all’aperto?
Chi lavora all’aperto, in settori come l’agricoltura, l’edilizia o la manutenzione stradale, è esposto agli agenti atmosferici e spesso si muove su terreni bagnati. In questi casi in cui si è esposti all’umidità (ma senza lavorare con i piedi immersi in acqua per periodi prolungati) è preferibile scegliere una scarpa antinfortunistica S3, la cui tomaia - per quanto non impermeabile - offre resistenza alla penetrazione dell'acqua grazie alla idrorepellenza del materiale.
Sono inoltre in genere più protettive contro il freddo e adatte all’uso outdoor. Ciò non significa che tutte le scarpe S3 siano pesanti e calde in modo fastidioso: esistono modelli S3 leggeri e traspiranti, come le scarpe antinfortunistiche S3 di Diadora Utility con tecnologie Net Breathing System e Airbox.
4. Una tomaia robusta
In ambienti dove si corre il rischio di perforazione della suola, anche la tomaia della calzatura può facilmente essere danneggiata da strappi e lacerazioni. Se lavori in un ambiente che richiede una tomaia robusta, ma cerchi anche elevata traspirabilità, flessibilità e leggerezza, puoi orientarti su un modello con tecnologia Matryx, un tessuto esclusivo e brevettato che offre resistenza all’abrasione senza compromettere il comfort della scarpa.
5. Attenzione alle superfici calde
Se nello svolgimento delle tue attività lavorative esiste il rischio di appoggiare il piede su superfici calde, orientati su una calzatura S3 o S1P con un requisito opzionale HRO, ovvero la suola resistente al calore per contatto. È segnalata dalla sigla HRO (Heat Resistant Outsole) nell’etichetta, nella scheda tecnica e a volte direttamente nel nome del modello, come nel caso di Glove MDS Matryx Low S1P HRO SRC.
6. Attenzione alle superfici scivolose
Lavori su superfici scivolose e piani inclinati? Anche in questo caso, oltre alla classe di protezione adeguata, cerca un requisito opzionale: la resistenza allo scivolamento. A seconda dei test superati, questa caratteristica è indicata dalla sigla SRA, SRB o SRC ed è disponibile sia per scarpe da lavoro S3 che S1P.